Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

La scienza nell’Impero

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La scienza è la base della tecnologia e la tecnologia è la base del potere dell’Impero. È tramite l’egemonia tecnologica che l’Impero, ed in particolar modo l’Italia, tengono il mediterraneo in riga. Gioca secondo le regole e potrai usare tutti questi giocattoli come e quando vuoi. Sgarra, e verranno usati contro di te.

Qual’è quindi la situazione delle ricerca scientifica nell’Impero? Dopo il secondo medioevo, gli scienziati italiani si sono trovati di fronte ad uno strano dilemma. A partire da una situazione estremamente arretrata, dovevano ricostruire la conoscenza pregressa perduta in questo periodo oscuro. Il sapere la destinazione ha certamente avvantaggiato in modo estremo la  ricerca, ma come evidenziato nella discussione sulla perdita della tecnologia, la popolazione è stata per decenni troppo piccola per riuscire a mantenere la mole di conoscenza, portando ad uno sviluppo più lento di quanto sperato.

Anche nei periodi moderni, nonostante in grande avanzamento, si accusa la non sufficiente specializzazione, che sta portando gli anni più recenti ad un certo ristagno tecnologico: pur continuando ad avanzare, si è già raggiunto il punto di parità con la tecnologia non magica dell’aegis aurea, e da questa fare in poi è stata una lenta lotta di avanzamento.

Per poter continuare a fare ricerca in modo efficiente, buona parte delle discipline non necessarie sono state ridotte a poco più di curiosità accademiche per vecchi professori annoiati. La ricerca è principalmente portata avanti dai laboratori privati delle grandi corporazioni, ed il livello di condivisione è ridotto al minimo. Le università continuano a fare ricerca in modo minimale, concentrandosi sopratutto sull’insegnamento.

Come argomenti, tutto ciò che si basa su grandi laboratori è stato lasciato andare, in quanto poco produttivo e costoso, e l’Impero non è interessato a finanziare progetti del genere. La fisica delle alte energie, ricerca aereospaziale (anche per via della situazione dei detriti in orbita), l’astronomia, sono tutti argomenti che sono stati lasciati fondamentalmente cadere nel’oblio.

La ricerca d’avanguardia è invece concentrata sulla miniaturizzazione e l’integrazione. Grandi laboratori di biologia che studiano le chimere e la produzione di nuovi organismi geneticamente modificati più adatti alle culture idroponiche in città; laboratori-fabbrica di materiali ad alta tecnologia; centri altamente specializzati che si occupano dello studio del corpo umano, di come integrare la nuova tecnologia con esse, combattere le malattie presenti, rigenerazione, rallentamento dell’invecchiamento e così via.

Questi laboratori portano queste tecnologia all’eccellenza e cercano sempre nuovi materiali ed idee. A questi si affiancano laboratori che si occupano di implementare queste tecnologie in prodotti innovativi. Anche la tecnologia energetica è sviluppata costantemente, alla ricerca di maniere migliori di produrre ed accumulare sempre più energia in batterie sempre più piccole. In particolare, la tecnologia dei vettori energetici, carburanti di sintesi usati per spostare l’energia prodotta da un posto all’altro, ha permesso una vera e propria rivoluzione della maniera in cui l’energia è prodotta: in moltissimi quartieri esiste un mercato energetico molto fiorente, in cui le persone possono avere piccoli bio-reattori personali e condominiali, per poi vendere i carburanti di sintesi ottenuti. L’energia nucleare, sotto forma sia di fissione che di fusione, è ancora presente, ma concentrata principalmente per scopi particolari, come l’alimentazione di sistemi militari che richiedono un output continuo di energia molto affidabile, che non può essere fornito dai bio-reattori.

Anche la robotica ha ovviamente un ruolo di primo piano: a fianco alla produzione di impianti cibernetici per gli esseri umani, hanno un ruolo cardine anche nell’automazione dei processi produttivi industriali, la domotica avanzata per la gestione ottimale delle case e l’integrazione dei cosidetti materiali psicosensibili, un cimelio dell’Aegis Aurea, in grado di percepire le intenzioni dell’utente e reagire di conseguenza, permettendo di creare delle interfacce estremamente più avanzate. Ma questo sarà un argomento che approfondiremo in futuro in un articolo dedicato.

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