Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Percepire la magia – parte 1 – La percezione

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Uno dei grandi problemi con cui gli esseri umani si sono scontrati fin dalla riscoperta della magia è come percepirla. Capire se ci si trovi o meno alla presenza di un oggetto magico, una magia o un mago sarebbe di fondamentale importanza, eppure risulta estremamente difficile. Ma partiamo dalle basi.
Quello che gli esseri umani percepiscono non è tanto la magia in quanto tale, a meno che non stia agendo su di loro in prima persona, quanto il disturbo del Velo che si propaga tutto intorno alla magia. Ciascuna persona ha una descrizione diversa di cosa significhi percepire la magia, visto che ciascuno traduce queste sensazioni in modo sinestetico con sensi diversi; alcuni descrivono le varie sfumature come colori, altri come suoni, altri come odori e sapori, altri ancora come sensazioni tattili. La maggior parte delle persone, quando impara ad affinare i propri sensi a sufficienza da riuscire a percepire il velo, usa di solito un miscuglio di queste descrizioni.

Qualsiasi persona può imparare a percepire la magia (o meglio, il Velo), senza bisogno di conoscere minimamente come usare la magia stessa. Ovviamente senza avere accesso ad un mago con cui sperimentare diverse sensazioni, questo tipo di abilità sarà limitata nel migliore dei casi, a meno che non sia stata sviluppata sul campo di battaglia. Rimane poi da sottolineare che l’interpretazione delle sensazioni ottenute richiede una certa dose di studio delle formalità della magia. In termini di regolamento, con l’abilità “Percezione delle magia” è possibile fare soltanto percezioni elementari, anche se precise, mentre l’interpretazione più raffinata di queste sensazioni richiede l’abilità “Tradizioni magiche”. La percezione tramite il velo è infatti più orientata al lato “emotivo” della magia, meno al lato “tecnico”.

Un personaggio con una buona percezione sarà quindi in grado non solo di identificare la presenza o meno di una magia in corso, ma anche percepire emozioni molto forti, la presenza di domini e quali siano le loro caratteristiche primarie, come anche maghi correntemente aperti alla magia. È particolarmente importante sottolineare che la percezione alla magia è un atto totalmente non magico di per se, e non si può quindi capire magicamente se e come qualcuno stia percependo la magia intorno a se. Inoltre la percezione permette solo di percepire le distorsioni del velo, quindi risulta impossibile percepire se una persona sia o meno in grado di aprirsi alla magia se non lo sta correntemente facendo. Se si vuole quindi capire se una persona è un mago sarà quindi necessario coglierlo mentre sta compiendo una magia. È possibile percepire anche gli echi di usi passati della magia, ma questi decadono rapidamente e non è possibile capire se la persona o l’oggetto sotto esame siano stati in contatto con la magia in prima persona oppure ne siano stati solo testimoni o bersagli.

I maghi che possiedono la forma magica ipnos, una volta aperto alla magia, sono in grado di compiere analisi molto più dettagliate della natura magica di un oggetto e, nel caso sia necessario difendersi da una magia, sarebbe una cosa fondamentale.

Un altro uso fondamentale della percezione magica, specialmente per i NOAM, è riconoscere il marchio magico della fonte della magia. Il marchio è quel “sapore magico” univoco che è legato ad un mago, legato al modo in cui la sua mente funziona. Ovviamente il singolo marchio non identifica la persona, ma permette di riconoscerla se incontrata di nuovo. Persone caratterialmente simili avranno marchi simili, e qualcuno con una percezione non perfetta potrebbe talvolta confondersi. Inoltre maghi abbastanza competenti nella percezione della magia possono anche riuscire ad affievolire parzialmente gli effetti sul velo delle loro magie, rendendo il loro marchio quasi impercettibile. Si dice che i più grandi esperti siano anche in grado di deformare leggermente il proprio marchio, ma non ci sono mai state conferme di questa capacità.

Vista la rilevanza delle identificazioni del marchio magico nei processi per incriminazione dei maghi, la possibilità di registrare il marchio di una persona è un fattore essenziale nella giustizia dell’Impero. Ma per capire come questo sia possibile, dobbiamo parlare delle leghe PSI, soggetto del prossimo articolo.

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