Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Percepire La Magia – Parte 2 – Le leghe Psi

sensore_psi

Le leghe PSI, abbreviazioni per psicosensibili, sono uno dei lasciti più importanti dell’Aegis Aurea, apocalisse magica a parte. Si tratta di una serie di leghe composite (metalli, plastiche, ceramiche ed quant’altro) che hanno la capacità di reagire al Velo ed alla mente umana. La legittimità d’uso di questa tecnologia è stata spesso dibattuta rispetto dall’editto contro le arti oscure, ma visto il ruolo centrale che svolgono nella giustizia e le infinite applicazioni industriali che hanno, nessuno ha mai davvero pensato di bandirle. Va inoltre puntualizzato che le leghe PSI non modificano il velo, ma reagiscono soltanto al suo stato.

Dare una funzionamento generale di tutte le leghe PSI è complicato, ma sono presenti in moltissime applicazioni quotidiane e specializzate. In generale tutti questi usi si basano su due passaggi, imprinting e riconoscimento. Nella fase di imprinting una specifica alterazione del velo, oppure una classe generale di queste alterazioni, viene “incisa a fuoco” nella lega psi. Questa poi reagirà positivamente (tipicamente variando la sua capacità elettrica, permettendo di usarla in un circuito integrato) quando questa alterazione si presenti di nuovo.

L’uso più comune in assoluto delle leghe PSI è come piccolo interruttore di controllo. Appositamente impiantato, un interruttore psi dentro casa permette con un singolo tocco di una persona di dirigere tutte le applicazioni di casa: accendere la televisione, serrare le finestre e chiudere le persiane e così via. Ovviamente non si può usare per i compiti più complicati (non riuscirebbe a capire quale piatto vogliamo mangiare per cena, per capirci), ma permette di comandare in modo molto semplice ed intuitivo un gran numero di funzioni della casa che diamo per scontato. Un prodotto di recente introduzione sul mercato permette ad esempio di mettere in pausa un film quando ci distraiamo e di alterare leggermente l’angolatura delle telecamere dei filmati che lo supportano. Questo tipo di uso è considerato normale e nulla di speciale, e nessun cittadino lo metterebbe mai in relazione all’uso della magia.

Un altro accessorio molto comune per i più paranoici permette di fare l’imprinting su di una specifica persona, permettendo solo al proprietario di usare un certo oggetto collegato a questo rivelatore. Ovviamente a parte il riconoscimento PSI, tutto il resto è normale elettronica ed informatica, per cui è sempre possibile aggirarlo con abbastanza competenza, ma sicuramente rende più difficile al ladro occasionale di usare la nostra pistola contro di noi. Questo tipo di procedimento di sicurezza ovviamente incrementa il costo in modo notevole, specialmente se le persone autorizzate dovessero essere più d’una.

Spostandosi nel territorio della magia, le leghe PSI permettono di costruire dei semplici rilevatori di magia, che segnalano quando una magia è in corso nell’area. Ovviamente la sensibilità di questi strumenti non è confrontabile con quella degli esseri umani, e permette solo di avere risposte di tipo vero/falso, segnando negativo per magie sotto una certa intensità e positivo per quelle al di sopra. Al momento il reparto di logistica della NOAM sta studiando dei rivelatori più complessi, che rispondano a diverse intensità e diversi tipi di magia, ma sono tutti altamente sperimentali.

Infine, l’uso probabilmente più importante in assoluto è l’imprinting sul marchio magico di un mago. Quando questo tipo speciale di leghe PSI viene attivato, si lega indissolubilmente e permanentemente al marchio magico di uno specifico mago, e da quel momento in poi risuonerà solo alla presenza di sue magie. Questo è il metodo principe per la NOAM per portare in tribunale la prova di colpevolezza di un accusato. Potendo registrare la loro traccia magica su una o più scene del crimine, sono poi in grado di verificare che questa corrisponda a quella di un accusato. È infatti possibile tramite la forma magica ipnos costringere una persona ad aprirsi alla magia (anche una persona che non sia un mago), e verificare così se il suo marchio corrisponda o meno a quello registrato. Questo tipo di azione è consentito soltanto sotto mandato, in quanto considerato lesivo dei diritti dell’individuo (inoltre le persone che non si sono mai aperte in precedenza possono trovare l’esperienza traumatizzante). Queste tecniche non sono mai perfette al 100%, ma di solito sono più che sufficienti per la quotidianità degli arresti della NOAM.

Nessun commento ancora

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *