Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Personaggi dell’Impero: Nikolai Malìnic (parte 2)

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“Nikolai. Cosa ti serve?” la voce del tenente Giunchi del nucleo operativo anti-magia di Firenze era veloce e tagliente. Come sempre.
“Nulla. Ho una soffiata anonima da farti.”

Qualche giorno più tardi, Malìnic era nuovamente in una sala riunioni, quando ricevette una telefonata. Stavolta con lui c’erano alcuni suoi collaboratori e un uomo. Intorno schermi illuminati con altre facce e documenti.
Controllato il chiamante uscì dalla stanza sulla veranda. Dall’ottantaquattresimo piano della sede della Ferden, Firenze si estendeva sotto di lui in ogni direzione, le sopraelevate ribollenti di traffico e nel cielo diverse libellule che ronzavano rapidamente da un alveare all’altro.
“Dottoressa Caprari.” disse aprendo la comunicazione.
“Come immaginerà ho cambiato idea.”
“Su cosa dottoressa? Purtroppo può considerare ritirata la mia offerta visti i fatti dell’ultima settimana. Devo dire che sono rimasto a bocca aperta quando ho saputo dell’indagine. Sbigottito. Sono certo però che risolverete il malinteso.”
Silenzio. “Senta non ho molto tempo. Sa perfettamente che la MEGA è ancora in pista, ma come può immaginare in questo momento nessuno vuole fare affari con me. Ed oggi per me non c’è tempo, non sono più affari, devo difendermi con tutto quello che ho e per farlo mi servono crediti. Molti. Per cui faccia una cazzo di seconda offerta, quando ho preso il telefono ero pronta ad ascoltare una proposta oltraggiosa da parte sua e sono sicura che non mi deluderà.”
Nicolai attese qualche secondo. “Le darò un decimo, per il 45%.”
Sentì la dottoressa inspirare a fondo. Era sollievo, l’offerta era generosa. “Non vuole più acquisire la maggioranza.”
“No.”
“Senta, l’azienda ha bisogno di una guida, altrimenti sarà un caos.”
Nikolai la ignorò. “Accetta?”
Scambiarono qualche altra battuta, poi lei accelerò, evidentemente pressata da qualcuno perchè terminasse la chiamata.
Malìnic rientrò nella sala riunioni. L’ospite lo guardò, in attesa. Era un signore distinto, sui cinquant’anni, che aveva creato e guidato il team di ricerca della Zeist da sempre. Prima in altre aziende, era sempre stato un capo amato e rispettato e un padre e un marito felice che aveva trovato un buon equilibrio tra la carriera e .
“Ero giusto al telefono con il suo capo, Ingegner Paloschi. Pare che la sua azienda verrà sbranata.”
Paloschi scosse la testa. “Datemi da firmare.”
Nicolai fece un cenno di assenso al suo collaboratore più vicino, mentre gli altri verificavano le intenzioni del resto del team di Paloschi collegato in videoconferenza. In pochi minuti furono tutti assunti dalla Ferden e i contenuti tecnici dei brevetti sarebbero arrivati nei giorni successivi.
“Abbandonano la nave portandosi dietro l’albero maestro” pensò Nikolai “Ma come biasimarli.”
Qualche minuto più tardi rimase solo con i propri collaboratori e gli diede i riferimenti dell’operazione concordata con la Caprari.
“Le confermiamo che solo uno dei dipendenti Zeist non ha accettato, ma totalizziamo comunque oltre il 56% dell’azionariato con le loro quote. Altre consegne, dottor Malìnic?” gli chiese uno dei presenti, in staff all’ufficio legale.
Nikolai riflettè qualche secondo. L’operazione sembrava in sicurezza, la Zeist non li avrebbe mai denunciati in quella condizione di conflitto di interessi degli azionisti anche se fossero intervenuti altri investitori.
“Avvertite gli studi Bono e Omnia vincit lex, se arriva una causa sul tema, la diamo a loro, a tariffa piena.”
“Entrambi signore?” chiese stupito il legale.
“Entrambi.”
“Abundans cautela non nocet.” pensò Malìnic.

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Responsabile Merge and Acquisition per la Ferden, Nikolai è il tramite della famiglia Dokotori nel gestire le ingerenze pratiche nonchè le intimidazioni nella politica e negli affari. Ha nel suo bagaglio oltre vent’anni di esperienza nell’ambito della finanza d’impresa e molto presto ha intuito la necessità di tenere nella giusta considerazione la pratica magica. Un mix tra sostanziale mancanza di compassione e ferrea determinazione di scuola sovietica ne hanno poi favorito la trasformazione nell’uomo senza scrupoli che si muove oggi nelle pieghe di interessi grandi e apparentemente piccoli, con rapporti privilegiati con le istituzioni ed un po’ tutte le famiglie Aristoi. Malìnic è un probatus molto conosciuto, che si muove spesso per l’impero, convinto che la fedeltà personale dei suoi luogotenenti nell’ambito dello spionaggio (industriale e non) potrà rivelarsi decisivo nel vantare ancor più segreti pericolosi nei suoi archivi, che sono poi la sua rastrelliera di armi e difese.
Di origini russe, la sua famiglia è arrivata in Italia ai tempi dell’Orda e nell’Impero si è presto spaccata nella seconda generazione tra chi ha colto l’opportunità per far diventare la pratica della malia un vantaggio in quelle nuove terre e chi l’ha rifiutata in toto per un insieme di paura e rigetto verso il male che maghi e mostri avevano fatto ai propri antenati. Nikolai discende da questo secondo ramo ed è un eccellente percettore (allenatosi per ovvie esigenze pratiche), ma disprezza con fervore chiunque pratichi una qualsiasi via del potere.
Non spendo molte parole sulla sua vita privata perchè, come potrete immaginare, ne ha a malapena una. Sostanzialmente non ha rapporti con la sua famiglia di origine, a cui non fa mancare nulla se non la propria presenza. Dichiara a se stesso di aver scelto questa distanza per proteggere sia loro (da minacce) che se stesso (da ricatti), ma in realtà Nikolai ha sviluppato un rapporto ambivalente con il potere, le capacità e la spietatezza che lo hanno portato al suo Io presente, che Malìnic tende quindi a nascondere agli altri, impedendo la costruzione di relazioni umane profonde.

Spero che il racconto vi sia piaciuto, per concludere vi lascio la scheda di Nikolai!

Difetti:
Fiato corto
Lavoratore ossessivo

Tratti:
status: 3 (Probatus)
Ricchezza: 4
Determinato
Patrono
Sonno ridotto
Spietato

Abilità:
Ferden influenza: 5
Autocontrollo: 4
Bassifondi: 2
Empatia: 4
Diplomazia: 3
Finanza: 5
Intimorire: 4
Leadership: 4
Mente Robusta: 2
Percezione Magia: 3
Persuasione: 4
Politica: 3
Tossicologia: 1
Tattica: 2

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