Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

L’Abominio del giorno – episodio 4 – Le Banshee

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Eccoci di nuovo con una nuova puntata della serie dedicata agli Abomini, i nostri mostri preferiti che si dedicano alla caccia agli esseri umani. Oggi parliamo di un abominio piuttosto sgradevole, la Banshee.

La Banshee è la personificazione della paura della morte per malattia o per vecchiaia, quella morte degenerativa inevitabile, che vedi arrivare da lontano senza poter far nulla per evitarla. La Banshee, fedele alla creatura da cui prende il nome, è una cacciatrice paziente, che si diverte torturare le sue vittime ed eroderne lentamente la salute mentale e fisica.

La Banshee vaga in forma incorporea, invisibile, fintanto che non trova un bersaglio di suo gradimento; tipicamente anziani, malati cronici o, meglio ancora, ipocondriaci. Una volta identificato il suo bersagli, la Banshee inizia a seguirlo a distanza, studiandolo attentamente. Una volta che ha iniziato a prendere confidenza con il bersaglio, inizierà a mostrarsi a lui come visioni di sfuggita, movimento al margine del campo visivo, con l’aspetto di una vecchia donna piegata dall’età e sbiancata dal tempo, con i capelli lunghi, sottili e sfibrati.

Con il passare del tempo queste visioni si fanno più frequenti ed inquietanti, spingendo il bersaglio alla neurosi, specie perchè la Banshee sarà visibile soltanto a lui. A questo punto la Banshee inizia anche a far sentire la sua voce, sotto forma di sussurri nel silenzio, risate acute ed isteriche nella notte. Quando il bersaglio è pronto, la Banshee emette il suo primo grido. Questo grido è lungo, acuto e straziante, e potrebbe portare da solo una persona alla follia. Per tre notti di fila la Banshee urla il suo richiamo, per avvisare la sua preda che sta venendo a prenderlo. La vittima ha la netta impressione che il suo nome venga pronunciato in questo lungo lamento, e si rende di solito conto di quale sia il suo significato.

Al termine della terza notte, finalmente la Banshee va a mietere il suo bottino di follia. Quando approccia la vittima, si fa precedere dal suo urlo, che cresce di volume mano a mano che si avvicina. La Banshee è completamente intangibile, e gli attacchi fisici risultano completamente inutili. Una volta di fronte alla sua preda, non fa altro che intensificare il suo urlo fintanto che il terrore e la potenza dell’urlo stesso non portano la vittima alla morte per arresto cardiaco.

Le vittime della Banshee vengono di solito trovate morte con una espressione di terrore in viso. Di solito soltanto la vittima prescelta può udire il gemito della Banshee, ma talvolta permette anche ad altri di udirla, in modo da intimidire tutte le persone della zona. Questo tipo di Banshee, particolarmente aggressive, vengono di solito combattute rapidamente dalla NOAM, ma non prima di aver portato alla morte di diverse persone. La loro immaterialità infatti rende particolarmente difficile sbarazzarsene, in quanto distruggerle richiede molta potenza e scacciarle non fa altro che far guadagnare pochi giorni di vita alla vittima designata.

Al contrario di altri abomini, la Banshee è molto legata alla sua tana, e non riesce a formarne un’altra a volontà. Capire quindi dove essa si rifugi è uno dei modi migliori per affrontarla avendo il controllo di tempo e modalità dello scontro.

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