Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

I giornalisti dell’Impero

giornale_news

In un mondo dove le idee stesse si possono concretizzare, poche cose hanno potere come l’informazione trasmessa dai mass media. Poche categorie lavorative sono così rilevanti come i giornalisti. Pensate che nel ventunesimo secolo un giornalista possa far danni pubblicizzando le campagne contro i vaccini! Immaginate cosa succederebbe se uno si inventasse uno scoop fasullo su di un’epidemia, o ne ingigantisse una in corso (Ebola negli USA, qualcuno?).

Il quarto potere è diventato una bestia colossale e multiforme, spesso incoscia del proprio potere e della propria rilevanza. Da un lato vi sono i grandi giornali e le grandi televisioni, veri e propri centri di potere, in grado di manipolare l’opinione pubblica con poche facili mosse. Dall’altro, una marea di piccoli giornali indipendenti online, notiziari locali e giornalisti freelance che cercano di ottenere il più possibile un posto nell’empireo della notizia e dell’intrattenimento.

Contrariamente a quanto si potrebbe supporre, i grandi giornali hanno un’ottica ferrea sulla professionalità dei propri giornalisti e, consci del loro potere, non si lasciano mettere i piedi in testa da altre potenze, diventando a tutti gli effetti dei seri concorrenti nella lotta del potere. I giornalisti cercano le notizie migliori e le pubblicano senza scrupoli. Esiste ovviamente corruzione e manipolazione delle notizie, ma molto più spesso sono compiute dai singoli giornalisti all’insaputa degli editor piuttosto che non viceversa. Molte compagnie hanno aggirato il problema concedendo interviste e novità solo a giornalisti di fiducia, e non è raro per delle famiglie Aristoi avere il proprio entourage di giornalisti che hanno il diritto di scrivere a loro proposito. Questo genera delle vere e proprie guerre di informazioni sotterranea, in cui le parti in gioco cercano di rivelare i segreti degli avversari e coprire i propri, senza mettersi di traverso ai mezzi di comunicazione in cui queste battaglie hanno luogo.

Dall’altro lato esistono un gran numero di piccoli giornali indipendenti e giornalisti freelance. Questi non hanno abbastanza importanza da partecipare al grande gioco del potere, e cercano il più possibile di ottenere visibilità, a tutti i costi. Non essendo vincolati dalle rigide regole dell’informazione di livello più elevato, sono liberi di scavare in ogni pozza di fango che trovano a caccia di scoop e, nel caso non ne trovassero, di inventarli di sana pianta. I giornalisti freelance corrono quindi su di un filo sottile, fra il dover ingigantire ogni notizia per ottenere più visualizzazioni ed il dover mantenere una patina di attendibilità per non essere etichettato come un folle che straparla.

Ci sono infatti un gran numero di personaggi che, al limite della sanità mentale, gridano nella rete le loro allucinazioni, e non sono presi sul serio da nessuno. Essere confusi con questi strilloni virtuali è il veleno definitivo per un giornalista indipendente emergente. In modo subdolo l’Impero sfrutta questa diffidenza per tenere a bada le voci più scomode, annegandole in un mare di idiozia che gli rimane attaccata addosso distruggendone la reputazione. Questo è solo uno dei tanti modi in cui l’Impero gestisce l’informazione senza usare una censura esplicita. I giornalisti, sia di alto calibro che indipendenti, devono anche scontrarsi con l’opposizione delle forze del’ordine (in particolar modo i NOAM sono famosi per essere refrattari ai giornalisti) e l’attirare sguardi pericolosi, come quelli di maghi le cui esistenze vengono rivelate o Falchi che ritengono che si stia scavando troppo nei posti sbagliati. Ma questo sarà l’argomento di un altro post…

Nessun commento ancora

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *