Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Distruzione mutua assicurata

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La distruzione mutua assicurata, è un trucco narrativo spesso sottovalutato, che ha moltissime diverse sfaccettature e che può rivelarsi un trucco utile nella borsa di ogni narratore. Come avrete intuito questo post non è strettamente a proposito di Aegis Aurea, ma della narrazione in generale.

Cosa si intende per distruzione mutua assicurata? In sintesi, è una strategia di difesa attiva basata sull’assunto che si sia in grado di distruggere l’avversario se questo ci infliggesse un danno. Chi mette in opera questa strategia vuole difendere la propria vita, o la propria posizione, da una specifica minaccia, da una fonte di minaccia ben precisa. Nei confronti di questa fonte di minaccia si deve avere la possibilità di distruzione, a qualsiasi costo. A questo punto, è possibile mettere sul piatto la sicurezza reciproca basata su di una spada di Damocle implicita: metto in atto un meccanismo per cui nel caso io sia distrutto, la stessa cosa succederà a te.

L’esempio fondamentale è il dispositivo del morto (deadman switch, nell’originale inglese): in una situazione di combattimento in un ambiente pericoloso, si toglie la spoletta ad una granata e la si stringe nella mano; se il personaggio dovesse morire rilascerebbe la spoletta involontariamente, provocando l’esplosione e quindi la morte di tutti i presenti. Questa tecnica funziona bene in ambienti in cui l’esplosione provocherebbe danni estremamente superiori alla portata di una granato normale, come in montagna con neve instabile, grotte con stalattiti oppure stanze piene di esplosivi. Oppure avere un esplosivo terribilmente potente, vedete voi.

Al di là della minaccia strettamente fisica, la distruzione mutua assicurata è molto interessante in ambito sociale, ed è una strategia molto comune nelle guerre fra Aristoi o fra corporazioni. Nel caso l’avversario scoprisse un segreto molto pericoloso che potrebbe distruggerci, piuttosto che cercare di impossessarsene a tutti i costi è più conveniente cercare di trovare qualcosa a nostra volta su di loro, in modo che nel caso decidessero di rendere tutto pubblico si potrebbe restituire il favore. Questo tipo di stalli è molto comune, e porta ad una specie di guerra fredda fra le due fazioni, in cui entrambe cercano di liberarsi dalla presa degli avversari continuando ad averli in pugno, senza poter compiere azioni esplicitamente dannose che attiverebbero la catena distruttiva.

È molto interessante anche il rapporto triangolare: se loro distruggono me, io posso distruggere te, quindi è meglio che giochi a mio favore. Questo tipo di approccio è molto usato per ricattare delle terze parti in questo tipo di competizioni, in modo da poter compiere azioni aggressive senza poter essere accusati direttamente. Questa tecnica può essere anche invertita, nel caso un personaggio debole sia in grado di chiudere la presa su di uno molto più forte, può far leva su cosa succederebbe se gli dovesse succedere qualcosa, anche per colpa di terze parti, trasformando un nemico in un protettore estremamente fedele (anche se pronto a rivoltarsi al primo momento di debolezza). Questa tecnica è tipicamente usata dagli hacker, che impostano l’invio automatico di informazioni compromettenti ogni giorno, disattivandolo a mano. Nel caso succedesse qualcosa di grave, come se fossero uccisi o catturati, la trappola scatterebbe danneggiando seriamente il bersaglio.

Una semplice avventura che sfrutta un approccio di questo tipo potrebbe essere un gruppo di criminali assoldati da una corporazione per liberare un hacker che è stato catturato da una corporazione avversaria prima che ci sia una fuga di informazioni. Come bonus, cercare di capire come fermare questa trappola per poi potersi sbarazzare dell’hacker in questione.

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