Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Linee di sangue

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Le linee di sangue sono quella che definirei una “regola perduta”. L’idea è stata dentro il concetto di Aegis Aurea fin dalla sua prima versione, ma per una ragione o l’altra non è ancora riuscito ad entrare a pieno titolo nel manuale (ma lo farà appena sarà pronto il materiale corollario che richiede).

Le linee di sangue rappresentano una versione estesa (ma indebolita) di nomen omen, applicata non ad una singola persona, ma ad un’intera famiglia. Per chi non lo ricordasse, nomen omen è il tratto che rappresenta il primo passo lungo il sentiero del diventare leggende viventi: il personaggio è famoso per una sua certa abilità o comportamento, così tanto che gli viene dato un nomignolo a tal proposito (ad esempio un enorme buttafuori potrebbe venir chiamato “eclisse”, in quanto mette in ombra i suoi bersagli quando gli arriva dietro). Con il tempo la fama di questo nome può iniziare a incidersi sul velo, e l’onirico inizia lentamente a modificare il personaggio. Questo significa che le sue caratteristiche verranno estremizzate: un combattente rapido diverrà fulmineo, un ladro furtivo diventerà quasi invisibile e così via. Ovviamente queste modifiche richiedono molto tempo prima di mostrare effetti, e sono inizialmente molto leggeri.

Questo effetto può valere per tutti, non solo i singoli individui, ma anche luoghi, oggetti e, nel nostro caso, famiglie. Mentre l’effetto del nomen omen in un luogo o un oggetto sono delle estensioni banali degli effetti su di una persona, l’estensione alle famiglie comporta qualche problema in più, principalmente quello dell’appartenenza.

Mettiamo le cose in ordine. Cosa succede quando a ricevere una speciale nomea non è una singola persona, ma un intero gruppo? Prendete i Corinzi. Sono personcine tanto a modo che considerano “Efferatezza” una delle 5 colonne portanti della morale di famiglia. Non sarà difficile per loro crearsi la reputazione di essere violenti e spietati, mantenendo viva questa tradizione per abbastanza tempo il suo effetto si imprimerà nell’onirico ed avrà i suoi effetti, ad esempio dando vantaggi ai suoi membri per compiere azioni particolarmente crudeli (equivalenti al tratto spietato, ad esempio). Apparentemente suona semplice: tutti i membri dei Corinzi prenderanno bonus al loro equilibrio a proposito di compiere o assistere ad atti di efferata violenza. Il problema è che non è facile identificare chi siano questi Corinzi che ricevono il bonus. Devono essere persone nate all’interno della famiglia? A che età ricevono il bonus? Cosa succede a chi nasce al di fuori della famiglia ufficiale, ad esempio figli illegittimi, che potrebbero non avere nessuna idea della loro ascendenza? Di contro, cosa dire dei figli supposti legittimi ma nati da tradimento, che non hanno qunidi una goccia di sangue Corinzio nelle vene?

La soluzione a questo dilemma si trova nella breve sezione del manuale a proposito dei nomi. Nell’Impero è tradizione fare riti di passaggio e nomina al momento dell’ingresso ufficiale in un gruppo. La possibilità di ricevere gli effetti delle linee di sangue (che diventano un nome improprio, a questo punto) è quindi dato dall’accettazione da parte del gruppo, indipendentemente da reali relazioni di sangue o meno.

Tutto questo dovrebbe ovviamente essere legato ad un adeguamento della persona alla famiglia, in modo simile alla consacrazione di un’arma. Una persona riceve quindi i bonus di appartenenza dopo circa un mese. Allo stesso modo, se per qualche motivo dovesse venire espulso, il vantaggio (o svantaggi, le cose possono andare in entrambe le direzioni) rimarrebbe per inerzia per circa un mese.

Come potete vedere la meccanica è abbastanza semplice. Il motivo per cui non è stata finora inserita nel manuale è che non c’è stato ancora modo di mettere per iscritto una lista soddisfacente delle famiglie, il costo della relativa linea di sangue e gli effetti. Quando sarò soddisfatto del risultato, verrà inserito nel manuale di base.

In realtà, per essere precisi e svelare un piccolo segreto, la regola è già presente nel manuale, solo ben nascosta. L’appartenenza all’Impero infatti è considerata fornire protezione dalla magia, in quanto l’Impero è visto come il baluardo di difesa contro la magia. Lo status sociale del personaggio, infatti, va a modificare la resistenza alla magia, di un valore proporzionale allo status. Suona familiare?

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