Salve a tutti! Siamo finalmente tornati dopo Falcomics 2015, la nostra prima dimostrazione pubblica! È stata un’esperienza straordinaria, pur con i suoi alti e bassi. Se volete vedere le foto, le trovate sulla nostra pagina facebook.
Nel frattempo, vorrei mettere giù su carta virtuale le mie considerazioni, dopo 24 ore di riflessioni. Per prima cosa, abbiamo il nostro nuovo trailer, che abbiamo ampiamente pubblicizzato su facebook, ma anche coloro che leggono solo il sito meritano di vederlo!
Per la prima volta da parecchio tempo abbiamo inoltre stampato l’ultima versione del manuale, più aggiornata di quella al momento disponibile. Inclusa la nuova versione della copertina a colori: l’effetto finale è stato squisito, pur nella sua massiccia mole di testo senza immagini.
Manuale e scheda hanno resistito perfettamente alla prova del fuoco, ed abbiamo ricevuto ottimi feedback su entrambi. Devo dire che in effetti il feedback dei nostri utenti ha superato ogni mia rosea aspettativa. Falcomics di quest’anno è stata senza dubbio sotto tono per via della complicata situazione organizzativa su cui non voglio entrare in merito. L’atmosfera è stata febbrile, tutto organizzato al volo, e venerdì abbiamo davvero temuto il flop. Piano piano le persone si sono avvicinate, hanno iniziato a parlarci, si sono appassionate ed hanno iniziato a chiederci di giocare. Sabato abbiamo giocato anche la sera nonostante il concerto. Domenica siamo riusciti a malapena a star dietro a tutte le richieste e, se non fosse perché abbiamo dovuto chiudere alle 20 per motivi logistici, probabilmente avremmo giocato tutta la notte.
Al termine della fiera, hanno sperimentato Aegis Aurea circa 25 persone, di cui una buona parte principianti se non persone che non avevano mai giocato prima, come anche esperti. Il loro responso è stato estremamente positivo, cosa che ci ha reso estremamente contenti! In tutto questo, vorrei condividere con voi qualche osservazione. In fin dei conti finora ho sempre potuto giocare con giocatori relativamente esperti: nel gruppo esteso in cui gioco, una persona con un anno di esperienza di gioco tutte le settimane, è ancora considerata “verde”. L’esperienza di tornare a giocare con persone che poca esperienza è stata davvero preziosa!
Per prima cosa, sono stato estremamente contento di vedere tanto interesse da parte dei giovanissimi. Per quanto i ragazzi di 13 o 14 anni sono al di fuori del nostro target come gioco, sia per le tematiche trattate che per lo stile di esposizione, devo dargli merito di essersi posti in modo interessato ed intelligente nei confronti del gioco. Credo davvero che la mia generazione non prenda le nuove generazioni sul serio. Certo, sono giovani, ma questo non li rende automaticamente stupidi e superficiali.
Secondo, i principianti mi hanno stupito a loro volta. Pur con poca esperienza, si sono lanciati con entusiasmo nel gioco e nell’interpretazione. Abiamo giocato molto a braccio, tenendo le regole al minimo. O meglio, come narratore ho utilizzato il regolamente in modo molto preciso, ma ho sostenuto il carico delle regole per la maggior parte se non facendogli tirare i dadi ogni tanto. Loro si limitavano a dichiarare cosa volessero fare, senza doversi preoccupare di numeri e concetti. Devo dire che questo, congiunto ad un po’ di sano studio dei regolamenti più moderni, mi ha reso ancora più convinto che il miglior motore per l’interpretazione è un sistema che di interpretazione parli il meno possibile, permettendo al tavolo di manipolarlo a seconda delle proprie necessità.
Terzo, l’idea dei difetti non vincolati ai punti si è dimostrata vincente oltre le mie aspettative. La reazione naturale per i primi 5 secondi è stata la solita: “ma io non voglio dover mettere dei difetti”. Una volta apprezzato quanto questi siano in grado di dar spessore al personaggio, e liberandoli da ogni valutazione di ottimizzazioni di punti, ci siamo ritrovati a dover fermare le persone dal prenderne troppi.
Ho inoltre apprezzato maggiormente la necessità di introdurre in modo più gentile il materiale ai meno esperti. Siamo già al lavoro su di un paio di capitoli introduttivi per i giocatori, che si focalizzano sulle campagne NOAM. Queste, pur non coprendo che una piccola parte dell’ambientazione, rappresentano il seme originale del gioco e come tale sono le più appropriate per apprezzarne lo spirito.
Insomma, un’esperienza da ripetere il prima possibile. Per la precisione, siamo alla ricerca della prossima fiera a cui andare a far danni…suggerimenti?