Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Il dominio della natura sul mondo

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Inquinamento, estinzioni di massa, disastri ecologici, cambiamenti climatici. Queste sono le parole che più spesso sentiamo pronunciare a proposito dello stato del nostro pianeta. Nella storia di Aegis Aurea però, c’è stato un grande spostamento negli equilibri globali: L’Aegis Aurea, appunto.

Come reagirebbe l’uomo, conscio della situazione attuale (perché diciamolo, siamo messi maluccio), una volta ottenuto l’immenso potere della magia? Che domande, incasinando tutto ancora di più! In fin dei conti ora c’è la magia, per quanto la situazione sia brutta possiamo sempre rimediare! (scrivendo questo articolo ho realizzato di quanto sia pessimista nel midollo).

Scherzi a parte, sicuramente l’uso della magia su scala industriale riduce lo spreco e l’uso di combustibili fossili a parità di produzione, ma d’altro canto grazie alla miracolosa crescita economica i consumi crescono esponenzialmente, quindi l’effetto complessivo è stato probabilmente peggiore. Inoltre, chi ha tempo di preoccuparsi dell’inquinamento quando si è nel pieno di una corsa alle armi globale?

L’altro lato della medaglia è però che questo periodo è durato abbastanza poco, non più di una cinquantina d’anni da inizio a fine, seguiti da più di duecento anni di vuoto totale della presenza dell’umanità. E se c’è una cosa che la natura fa bene, è riempire i buchi. Basta vedere la situazione di cernobyl ora come ora: nonostante i danni ingenti dovuti alle radiazioni, appena l’uomo ha smesso di interferire gli animali hanno ripreso possesso della zona, seppur non facilmente. La serie “Life After People” esamina proprio questi effetti, e da una buona idea di quanto rapidamente la natura possa riprendere possesso delle terre in precedenza reclamate dall’uomo. Ammetto che uno dei motivi per scegliere di spostare l’orologio di 300 anni avanti è stato proprio per avere l’opportunità di esplorare le vecchie città trasformate in giungle urbane.

Al di fuori delle città la natura è quindi estremamente rigogliosa, fitta e brutale. Ovviamente questo non invita le persone a fare lunghe passeggiate per i monti come una volta, ma l’Impero è assolutamente a suo agio con questa idea. Questa ricchezza della natura è sicuramente uno dei fattori che ha fermato i cacciatori di reliquie per tanti anni, lasciando le vecchie città, seppure distrutte, ricche di materiali e tecnologie preziose e potenzialmente rivendibili. Ricordiamoci infatti come la tecnologia moderna richiede una gran quantità di materiali rarissimi, che oggigiorno sono estremamente ardui da reperire.

Insomma, a meno che non si voglia mettere in mezzo qualche bomba nucleare come in Fallout (a proposito, fra poco esce la nuova versione, ciao ciao vita sociale), l’apocalisse di Aegis Aurea è verde, non marrone. Questo però non la rende più amichevole alla persona comune che voglia tentare la fortuna.

Una curiosa coincidenza del periodo di estremo consumismo del ventesimo e ventunesimo secolo è che il più famoso metodo di datazione del materiale biologico, il decadimento del carbonio 14, è diventato di fatto inutile, rendendo la datazione dei campioni biologici praticamente impossibile. questa cosa ha degli effetti importanti in Aegis Aurea: rende infatti molto difficile discriminare materiale vecchio da materiale nuovo. Quella scheggia di legno è davvero proveniente dalla croce di Gesù, oppure è un falso moderno? Difficile da dire…

Rimane infine il clima. Il cambiamento climatico, contrariamente a quanto normalmente ripetuto, non implica che localmente la temperatura si alzi, ma che l’intero sistema atmosferico diventi più energetico (e tanto altro ancora, ma non entriamo nel dettaglio), portando ad un maggior numero di eventi climatici estremi (l’atmosfera si rimescola con più forza, permettendo aria proveniente dall’africa o dai poli di raggiungerci più facilmente o per nulla, per farla molto semplice). Purtroppo in questo caso la mancanza di attività da parte dell’uomo per duecento anni non è abbastanza per invertire questi effetti (sembra infatti si tratti di un processo degenerativo), che rimarrano quindi prominenti. Questo significa che il clima dell’Impero è spesso brutale. Le belle settimane di primavera ed autunno sono rare eccezioni, con un clima che oscilla dal molto caldo al molto freddo, con improvvisi sbalzi di temperatura, come giornate calde d’inverno e fredde in piena estate. A tutto questo si accoppiano fenomeni atmosferici molto intensi, come fortissime nevicate, tempeste e trombe d’aria. Tutto tranne i terremoti e maremoti, in pratica. Oramai i cittadini imperiali sanno che non bisogna mai dare per scontato che una giornata di sole rimanga tale.

Disclaimer: questo testo è basato su informazioni reali e considerazioni scientifiche, ma ovviamente c’è libertà narrativa su quale sia la condizione futura.

 

 

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