Benvenuti nel mediterraneo del 23° secolo, benvenuti in ciò che rimane del Regno dell'Uomo. Immergetevi nell'atmosfera cupa del Terzo Impero Mediterraneo: sperimentate l'opprimente società nata dalle ceneri della vecchia, distrutta dall'arrivo della magia. Trovate il vostro posto in un mondo in cui l'occulto è temuto e proibito, eppure subdolamente presente. Cercate di sopravvivere alle faide fra le famiglie aristoi e alla spietata competizione per il monopolio commerciale delle corporazioni. Lasciate la vostra impronta su un mondo ampio a sfaccettato, dalle torri e gli slum delle più grandi città ai territori alla periferia dell'impero che devono combattere per la sopravvivenza!

Lovecraft, Atlandite e la storia del Velo di Maya

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Rimaniamo in ambito magia, parlando della sua relazione con il grande maestro dell’horror, H.P. Lovecraft, che direi non richiede introduzioni. Ammetto di non aver letto un gran numero di suo racconti, ma vivendo una vita immerso nell’ambiente nerd e dei giochi di ruolo, è impossibile non entrarci in contatto. Il mio rapporto con le idee di Lovecraft sono conflittuali. Da un lato lo adoro, da un lato lo detesto. Mi piace la sua idea del sovrannaturale sommerso a filo di superficie, dove basta grattare un po’ ed emerge senza pietà. D’altro canto non riesco proprio a sentire una connessione con la debolezza dell’uomo nel grande disegno cosmico, dove la minima rivelazione sulla realtà basta a mandare una mente in frantumi. Sono un umanista di ferro, non riesco ad abbracciare una visione dell’uomo così priva di speranza. I miei esseri umani vanno giù, ma ci vanno scalciando e mordendo, non tremando e piangendo.

Detto questo, è innegabile che i suoi scritti e le sue idee mi abbiano influenzato profondamente, anche se in modo sottile. Non esistono praticamente referenze alcune nel manuale alle varie realtà lovecraftiane, ed è lasciato al narratore decidere se tralasciare completamente i grandi antichi, includerli come spiriti al pari di qualsiasi altra divinità frutto dell’uomo o renderli davvero alieni, frammenti di un Onirico incredibilmente profondo ed inumano, che descriviamo come creature folli solo per cercare di dare una struttura a qualcosa che ne è completamente privo.

Quello che però mi interessa in questa sede è la fascinazione con le culture antiche. Nei miti di Lovecraft troviamo una cronistoria ben precisa di antiche e misteriose civiltà che si sono succedute sulla terra prima dell’uomo, ed un gran numero di civiltà umane che raggiunsero dei picchi di civilizzazione prima di cadere in rovina per via di invasori o disastri naturali o, più spesso, per aver aperto lo sguardo sul mondo ed aver attirato l’attenzione di qualche spietato grande antico.

Devo ammettere che la mia posizione a tal proposito è, nuovamente, di ambivalenza. Potrebbero esserci state, potrebbero non essere mai esistite, lo lascio molto al gusto personale. L’esistenza di queste civiltà si collega però bene al concetto di evoluzione del Velo di Maya nella storia: nella realtà di Aegis Aurea, il nostro mondo all’apparenza scientifico e rigoroso è tale solo perché in questa fase storica il velo è estremamente spesso, rendendo impossibile qualsiasi influenza onirica. L’arrivo della magia è coinciso con un assottigliamento del velo, che ha reso la magia più facile e convinto sempre più persone che questa fosse possibile, assottigliandolo ancora. Imparare a domare la magia continua ad essere un compito arduo, ma con una quasi certa possibilità di successo (NOAM permettendo, ovviamente).

La domanda interessante è se il velo sia mai stato più sottile di quanto lo fosse nel ventesimo secolo. Nel caso sia sempre stato spesso, la storia è quella riportata nei libri: la caccia alle streghe totalmente immotivata ed in cima all’olimpo soltanto nuvole. Se invece fosse stato un velo sottile per millenni, allora tutte quelle storie potrebbero essere vere. Gli dei egizi avrebbero davvero dominato il mondo per secoli, e da qualche parte Caino vagabonda ancora in questo mondo con imposta la maledizione del dio cristiano. Allo stesso modo, innumerevoli civiltà potrebbero essere sorte, aver praticato la magia ed essere cadute, solo per far cominciare il ciclo di nuovo con una nuova specie. Tutto questo finché a partire dal Rinascimento prima, e l’Illuminismo poi, lo scetticismo umano non ha reso il velo sempre più spesso, inaugurando e dando il via all’età della scienza invece di quella della magia.

Personalmente propendo per la seconda ipotesi, ma ancora il canone a questo proposito non esiste. Non penso metterò mai Atlandite o altre razze pre-umane nel mix, ma l’idea che gli dei greci siano stati reali, che abbiano davvero camminato fra gli uomini (e che Giove sia davvero riuscito a sedurre una fanciulla mentre trasformato in cigno) mi sembra troppo attraente per essere scartata a cuor leggero.

 

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